Torre idroponica

Dopo tanti errori e ore di studio ho realizzato una torre idroponica funzionante e a basso costo. Ecco i dettagli costruttivi.

La mia torre idroponica

Per la costruzione di questo impianto di coltivazione idroponico ho utilizzato un contenitore da sedici litri per l’acqua, un tubo in pvc da un metro con venti centimetri di diametro e uno largo cinque centimetri. Flessibile per tagliare e pistola a caldo per ammorbidire la plastica. Una pompetta da acquario a 12volt con relativo tubicino.

Per prima cosa ho preso la misura sul tubo in pvc grande con una dima autocostruita da quindici centimetri. Questa sarà la distanza tra un vaso e l’altro in verticale. Poi mi sono segnato di quanto tagliare il foro (sempre cinque centimetri che poi è la dimensione dei vasi che utilizzo).

Una volta tagliato tutte le aperture ho scaldato con la pistola a caldo per ammorbidire la plastica. Con il tubo da cinque centimetri (opportunamente tagliato a 45°) ho dato forma ai fori che ospiteranno ogni vaso.

Dallo stesso tubo ho tagliato delle sezioni di circa due cm per ottenere dei “collarini” da usare sulle aperture. Questo eviterà di far colare fuori l’acqua.

Ho forato il tappo del contenitore per l’acqua e montato la torre con delle staffe a elle. La pompetta d’acquario è stata poi collegata al mio sistema fotovoltaico con accumulo, ma in realtà nessuno vieta di utilizzare la corrente di linea.

Testato il tutto con la pompetta da acquario il risultato è stato ottimo.

Considerazioni finali

Sono davvero felice di aver finalmente realizzato una torre idroponica funzionante. Ora posso pensare di espanderla in verticale per almeno un altro metro o di realizzarne altre da affiancare. Il costo è stato ridotto, anche considerando gli errori che ho commesso nei tentativi precedenti. Adesso è il momento di collegare il tutto e far crescere qualche piantina!

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