I libri che ho scritto

Amo e amerò sempre la lettura. Scrivere è qualcosa che ci fa capire molto su noi stessi. Ecco i libri che ho scritto.

In solitaria:

In collaborazione con altri autori:

In questo stupendo mondo moderno abbiamo a disposizione un sacco di tempo da dedicare alle nostre passioni. Io ne ho tante, forse pure troppe. Negli anni ho cercato di coltivarle al massimo, pubblicando libri, manuali, blog e siti, musica, fumetti e video.

Eppure la scrittura mi ha davvero sbloccato qualcosa nella testa, penso che tutti dovrebbero provarci almeno una volta. Questo perché ci rendiamo conto di quanto sia strano il linguaggio umano e in alcuni casi, di quanto sia strana la nostra lingua.

I libri che ho scritto

I libri che ho scritto, perché?

Il perché scrivere, soprattutto in questo mondo dove si legge poco e male può sembrare una follia. Così come iniziare a fare YouTube o aprire un podcast. Eppure è uno dei modi che si possono usare per avere una rendita passiva nel tempo. Ma non voglio spingermi troppo nella questione business, magari ne farò un video in futuro!

La verità è che se ti piace leggere e inventare storie prima o poi ti verrà in mente di scrivere qualcosa.

Inoltre si capisce moltissimo su noi stessi. Infatti io sono stato sempre molto dark come formazione (vestiti neri, musica rock, etc). Eppure nella scrittura ho trovato una valvola di sfogo primo per i miei sentimenti, secondo per il mio essere idiota.

Cosa intendo? beh, provate a leggere qualche storia. La prima cosa che ho pubblicato (e non scritto) è stato il racconto “Io e te, tre metri sotto terra”. L’ho scritto solo perché in quel periodo andava tantissimo il film “Io e te, tre metri sopra il cielo”. Vedevo lucchetti appesi ovunque sui ponti e invertire quell’idea mi ha fatto ridere. E questo è uno dei racconti più seri.

Scrivo solo robe buffe?

In realtà no, ci sono diversi racconti seri, altri davvero folli. Forse per questo mi sono trovato così bene a collaborare con Marco Agustoni. Penso che il nostro modo di scrivere sia molto simile. Cerchiamo lo strano, la follia. Provare per credere, i nostri racconti (nati da un’idea folle) sono per lo meno bizzarri.

E anche lì, collaborare con qualcuno ti permette di sentirti parte di qualcosa di più grande. Ci si mette in difficoltà cambiando la storia e lasciando all’altro l’onere di modificarla. Una pacchia.

Ma a parte i romanzi e le storielle, arriveranno presto manuali tecnici e seriosi. O quasi.