Idroponica Kratky

L’idroponica Kratky è il metodo più semplice per coltivare fuori dal suolo senza l’ausilio di corrente o pompette per l’acqua.

Idroponica Kratky

Di cosa si tratta?

Questo metodo prende il nome da Bernard A. Kratky, un ortoculturista che ha sviluppato questo sistema all’università di Manoa nelle Hawaii.

Insomma se vuoi coltivare in idroponica, ma non hai voglia di collegare pompette per l’acqua, timer, aeratori o altre diavolerie elettroniche questo metodo fa al caso tuo!

Si tratta infatti di un sistema passivo, da configurare all’inizio per poi dimenticarselo (o quasi).

Come funziona l’idroponica Kratky?

Questo sistema è davvero semplice e necessita solo di un contenitore (riserva) per l’acqua e la pianta da coltivare. Se vi è mai capitato di clonare una pianta in acqua (ad esempio il rosmarino o altre aromatiche) il sistema è quasi lo stesso. A differenza di quando si propaga una pianta però lo stelo non dovrà essere completamente sommerso dall’acqua (ed eventuali sostanze nutritive), ma lo saranno solo le radici, o meglio solo una parte.

Questo perché la pianta respira anche dalle radici e in mancanza di un aereatore e con l’apparato radicale completamente sommerso morirebbe per asfissia.

L’idea è che durante la crescita della pianta questa consumerà l’acqua mantenendo una parte delle radici esposte che le permetteranno di respirare.

Il modo migliore per testare questo sistema è utilizzare un barattolo qualunque e riempirlo d’acqua (ed eventuali sostanze nutritive). Possibilmente il barattolo dovrà essere oscurato così da limitare la crescita di muffe indesiderate. In cima si potrà aggiungere la talea con l’apparato radicale esposto semi immerso nel liquido. Per farò si può utilizzare un vaso forato apposito e magari dell’argilla espansa per sostenere lo stelo della pianta. Oppure è possibile usare materiale da imballaggio (tipo polistirolo o simili) al quale sarà praticato un foro o taglio dove infilare la pianta.

piante in idroponica

Vantaggi e svantaggi (insetti)

Come ogni cosa questa modalità di coltivazione idroponica presenta vantaggi e svantaggi.

Pro

  • Il vantaggio principale è che una volta configurato il sistema idroponico non sarà necessario curarsene più.
  • Inoltre è molto semplice realizzarlo. È possibile andare per gradi facendo prima delle prove con piccoli contenitori così come realizzare delle vere e proprie torri!
  • È molto economico e alla portata di tutti.

Contro

  • Essendo un sistema “a stagnazione” dovremo prevedere un contenitore sufficientemente grande da contenere abbastanza acqua e nutrimento per tutta la vita della pianta. In alternativa, di tanto in tanto, sarà necessario verificare il livello dell’acqua e rabboccare al bisogno.
  • Bisogna evitare contenitori trasparenti per limitare le muffe.
  • Essendo acqua stagnante è possibile che in certi periodi il liquido venga colonizzato da insetti sgradevoli come le zanzare che amano questo tipo di ambienti. Basterà controllare e in caso aggiungere delle zanzariere a trama fitta nei fori di aereazione della riserva idrica.
  • Soprattutto in estate è possibile che la temperatura dell’acqua salga troppo. Se realizzate questo sistema in giardino è possibile interrare il secchio. Altrimenti esistono molti materiali termici che possono aiutare a contrastare questo fenomeno.

Cosa conviene produrre e cosa no (e perché)

Non tutte le piante sono adatte al metodo Kratky. Ad esempio quelle che consumano molta acqua come i pomodori. Essendo un sistema chiuso il rischio è che restino a secco in breve tempo. Oppure piante da radice come le patate e le carote che mal si prestano a vivere sospese nel liquido o costrette dai vasi forati.

Molte altre piante invece daranno ottimi risultati. Ad esempio le aromatiche e tutte le piante da foglia in genere come insalate e simili. Ma anche fragole, aglio e cipolla daranno ottimi frutti.

Ovviamente non esiste una regola ed è possibile sperimentare e trovare nuovi metodi per ovviare ai problemi e coltivare quello che si desidera.

Fertilizzante per idroponica Kratky, quali usare?

Questo punto è molto complesso perché dipende dal tipo di pianta che andrete a coltivare. Ad esempio aglio e cipolla sono molto poco esigienti in quanto sostanze nutritive. Altri come le fragole invece potrebbero non fiorire affatto e portare a un raccolto nullo.

I macro nutrienti sono sempre i soliti: Azoto (N), Fosforo (P), Potassio (K). Anche noti come NPK. A seconda della pianta coltivata dovrete mescolare queste sostanze.

Non è però sufficiente in quanto le piante hanno bisogno di molti altri micro nutrienti come il calcio, magnesio, zolfo. Inoltre necessitano di tracci di ferro, manganese, zinco, etc. Per fortuna esistono formulazioni che già li contengono, ma è anche possibile acquistarli a parte.

Considerazioni finali

La coltivazione idroponica Kratky è molto interessante e può davvero fare la differenza in termini economici ed ecologici. La sua semplicità e praticità la rendono un buon punto di partenza per chi si sta avvicinando a questo mondo e come me ama le piante.

Vi lascio un articolo ben scritto sull’argomento whyfarmit.

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